Le Orchestre della trasformazione – nuovi immaginari artistici per l’Agenda 2030 , a cura dei collettivi Locales e Visible, è un progetto che unisce l’immaginazione artistica contemporanea a nuove strategie di azione per il raggiungimento degli obiettivi SDG dell’Agenda 2030 sul medio termine. Il tema della violenza di genere, l’azione per l’emergenza climatica e la vita sottomarina, ed il superamento delle disuguaglianze sociali sono al centro di questa edizione per la città di Roma.
Iniziato in occasione del lancio della Carta di Roma, e commissionato dall’Azienda Speciale Palaexpo, il progetto Orchestre della trasformazione invita tre pratiche artistiche e curatoriali internazionali come Cooking Sections, Jasmeen Patheja e Johanne Affricot (GRIOT) a ripensare le modalità artistiche di intervento nella sfera pubblica per implementare percorsi di cambiamento e promuovere immaginari alternativi. Anche a fronte dell’attuale situazione pandemica, il team de le Orchestre, in dialogo con le figure coinvolte, ha sviluppato un diverso metodo di presentazione artistica multiforme, che prevede la costituzione di collaborazioni con attori locali e internazionali, lo sviluppo di campagne social e di podcast dal forte impatto mediatico e rivolte ad un pubblico più ampio.
A partire da ricerche e progetti in corso, ogni artista ha scelto di lavorare su un diverso SDG, per implementare nuove forme di sensibilizzazione e generare nuovi percorsi di apprendimento su tematiche urgenti. L’artista indiana Jasmeen Patheja (SDG 5: Uguaglianza di genere) in collaborazione con associazioni femministe e LGTBQI+, sviluppa un podcast per riflettere sul tema della violenza di genere e il ruolo del linguaggio nelle discriminazioni di genere. Il duo inglese Cooking Sections (SDG 2: Realizzare la sicurezza alimentare e una migliore nutrizione; SDG 13: Agire per il clima; SDG 14: La vita sott’acqua) conduce una campagna multiforme per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’impatto dell’allevamento e della produzione di cibo in tempi di emergenza climatica. Infine la produttrice culturale e curatrice Johanne Affricot con Esercizi di Immaginazione di uno spazio (SDG: 10) lavorerà al tema dello spazio, attivando una serie di conversazioni con la comunità afrodiscendente che si estendono dal locale all'internazionale, per costruire, mappare e amplificare pratiche e azioni rigenerative di fruizione, produzione e accesso alle arti e alla cultura.
@orchestrasoftranformation
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